Alle porte di Bologna, da più di cento anni, si possono gustare i tradizionali piatti della cucina bolognese. In un piccolo borgo medievale, ai confini del parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei calanchi dell’Abbadessa, si aprono le porte di una osteria a conduzione familiare che vi offre cibi preparati con antiche ricette e vini delle colline. 

Mitiche sono le tagliatelle al ragù, i tortelloni di ricotta e gli intramontabili tortellini in brodo. Crescentine con affettati e carne alla brace completano l’offerta, ma non sono da trascurare i dolci che nascono dalle ricette segrete del bisnonno.

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L’osteria di un tempo

Meglio conosciuta come la trattoria delle “vecchine“, era rinomata in tutta Bologna per essere l’unica cucina dove sicuramente la sfoglia era tirata a mano perché si doveva aspettare che la Maria finisse di stenderla appositamente per il cliente.

Il ragù lo si vedeva bollire sul fornello per ore ed ore, sotto il controllo attento della Nina, e la carne alla brace spesso era `l’affamato´ a doversi preoccupare della cottura nel grande camino sempre acceso. 

Il vino era spillato a cura dello Schicci, il fratello, con il tubo direttamente dalla damigiana e tutto era ruspante, anche le galline e i gatti che ovunque giravano liberamente

Anche il Resto del Carlino, nel lontano 1988, ha pubblicato un articolo su questa singolare trattoria raccontando di questo angolo nascosto della nostra provincia.

L'osteria di oggi

Da questo indimenticabile scorcio di vita, l’Osteria San Pietro di oggi ha ereditato il compito di continuare la tradizione delle vecchine, impegnandosi a cucinare come un tempo per mantenere vivo il ricordo di quelle tagliatelle.

Per presentare l’osteria di oggi abbiamo pensato di farlo attraverso uno spezzone della puntata televisiva per la rubrica con i frutti della terra, andata in onda a settembre 2024. Buona visione!

 

Alcune foto caratteristiche del borgo e della storica osteria